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Scrittura Terapeutica: 5 esercizi per conoscersi meglio e ritrovare equilibrio

La scrittura terapeutica è uno strumento potente per conoscersi meglio e trasformare le emozioni in consapevolezza. In questo articolo trovi 5 esercizi di scrittura terapeutica semplici da provare, supportati anche da evidenze scientifiche.

La scrittura terapeutica non è solo mettere nero su bianco i pensieri. È un atto di cura, un dialogo intimo con sé stessi che permette di dare forma a ciò che spesso rimane confuso nella mente. Attraverso la parola scritta, possiamo trovare ordine, pace, e persino sollievo fisico ed emotivo.

Perché funziona? Un sostegno dalla scienza

Negli anni ’80 il professor James Pennebaker, psicologo sociale dell’Università del Texas, ha dimostrato che scrivere delle proprie esperienze emotive riduce lo stress, migliora il sistema immunitario e favorisce il benessere psicologico. Anche studi più recenti confermano che la scrittura terapeutica aiuta a rielaborare eventi difficili, ridurre ansia e depressione e rafforzare la resilienza.

Io stessa, nel mio percorso personale, ho sperimentato la potenza della scrittura nei momenti in cui sentivo il bisogno di ritrovare un appiglio. Un quaderno, una penna e uno spazio di silenzio si sono trasformati in strumenti di guarigione e scoperta.

5 Esercizi di scrittura terapeutica da provare

1. Scrivere senza filtri

Imposta un timer di 10-15 minuti e lascia scorrere le parole senza giudizio. Non rileggere subito, non correggere. L’obiettivo non è “scrivere bene”, ma lasciar fluire ciò che c’è.

2. La lettera che non spedirai mai

Scrivi una lettera a qualcuno con cui senti di avere qualcosa in sospeso. Può essere un grazie, un chiarimento, un addio. Non è necessario inviarla: il beneficio nasce dal mettere le emozioni su carta.

3. Il diario della gratitudine

Ogni sera, scrivi tre cose per cui sei grato. Studi scientifici mostrano che questo semplice esercizio rafforza l’ottimismo e riduce i livelli di stress.

4. Dialogo con una parte di te

Immagina di scrivere a una parte di te che fatica a farsi sentire: il bambino interiore, la parte ansiosa, quella coraggiosa. Scrivi a turno come se foste due voci in dialogo.

5. Trasforma l’emozione in immagine

Scegli un’emozione che provi ora e descrivila come se fosse un paesaggio, un oggetto o un colore. Dare forma simbolica alle emozioni aiuta a prenderne distanza e a comprenderle meglio.

Perché iniziare oggi

La scrittura terapeutica è un percorso personale, che non richiede strumenti costosi o competenze particolari. Basta carta, penna e la disponibilità ad ascoltarsi. È un invito a fermarsi, respirare e guardarsi dentro.

Non serve aspettare il momento giusto: puoi iniziare da subito, magari provando uno di questi esercizi di scrittura terapeutica. A volte, basta una pagina per fare chiarezza.

E tu? Quale di questi esercizi ti ispira di più? Se ti va, prendi un quaderno e inizia a sperimentare. Scoprirai che scrivere non è solo un gesto, ma un modo per tornare a casa a te stesso.

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Scrivere per sentire: come affrontare le emozioni con la scrittura terapeutica

Le emozioni ci abitano, spesso in silenzio. La scrittura terapeutica ci aiuta a dar loro voce e forma, trasformando la confusione in comprensione e l'inquietudine in cura. In questo articolo, esploriamo come e perché scrivere può diventare uno strumento potente per accogliere le nostre emozioni.

Le emozioni ci abitano, anche quando facciamo finta di non sentirle. Alcune ci attraversano come vento, altre restano incastrate in fondo al petto. Certe volte è paura, altre è rabbia, o una sottile tristezza che non sappiamo decifrare.

La scrittura terapeutica è uno strumento semplice e potentissimo per prenderci cura di tutto questo. Non serve essere scrittori né sapere da dove cominciare: serve solo un foglio, una penna e un po’ di verità.

Cos'è la scrittura terapeutica?

È una pratica di ascolto. Scrivere non per raccontare, ma per capire. Per esprimere quello che spesso non riusciamo a dire ad alta voce. È un dialogo con te stesso, senza filtri né giudizi. Ti permette di riconoscere le emozioni che provi, accoglierle e trasformarle.

A cosa serve?

  • A chiarire i pensieri

  • A dare voce alle emozioni represse

  • A ridurre ansia, stress e confusione

  • A sviluppare consapevolezza e compassione

  • A sentirti più stabile, anche quando tutto sembra traballare

Un esercizio di scrittura terapeutica: Dare nome e voce alle emozioni

Trova uno spazio tranquillo e prendi carta e penna.
Chiudi gli occhi e porta attenzione alla tua interiorità. Che emozione senti oggi?
Dai un nome alla tua emozione. Scrivilo in cima alla pagina.
Ora rispondi a queste domande, senza pensare troppo:

  • Quando ho sentito questa emozione per la prima volta?

  • Dove la sento nel corpo?

  • Cosa mi sta dicendo?

  • Se potesse parlarmi, cosa mi direbbe?

  • Di cosa ho bisogno, adesso?

Scrivi per 10-15 minuti, senza censura. Non correggere, non giudicare. Lascia uscire tutto.

Se non riesci a iniziare…

Prova da una di queste frasi:

  • “Ultimamente provo spesso…”

  • “Mi spaventa sentire…”

  • “Vorrei che qualcuno sapesse che…”

  • “Scrivo per liberarmi da…”

Ricorda:

Non c'è un modo giusto di scrivere. C'è solo il tuo.
Scrivere è un atto d’amore verso te stesso.
Ogni parola che lasci andare è un peso in meno sul cuore.

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Come affrontare l’instabilità emotiva: guida ed esercizio di scrittura terapeutica

L’instabilità emotiva non è un difetto, ma un segnale. In questo articolo ti invito a viverla con consapevolezza, grazie alla scrittura terapeutica. Troverai un esercizio semplice, domande guida e risorse utili per attraversare il cambiamento, restando in ascolto di ciò che provi davvero.

Hai mai avuto la sensazione che tutto stesse cambiando troppo in fretta?
L’instabilità emotiva è una condizione che attraversa ognuno di noi, soprattutto nei momenti di transizione, d’estate, nei cambi di stagione, quando le certezze sembrano sfumare. Questo articolo è un invito a non resistere, ma ad ascoltare, accogliere e attraversare il terreno che trema sotto i piedi con uno strumento potente: la scrittura terapeutica.

Cos’è l’instabilità emotiva?

L’instabilità è quella sensazione di vuoto che si prova quando tutto cambia: abitudini, relazioni, emozioni, o perfino la percezione di sé.
Non è per forza un male. Come la pioggia d’estate, può essere improvvisa ma necessaria. È un passaggio. Un momento fertile.
A volte, ci sentiamo come fili d’erba in mezzo al vento. In quei momenti, la cosa più rivoluzionaria che possiamo fare è non irrigidirci, ma respirare.

Non opporre resistenza: resta nell’instabilità

L’instabilità non va combattuta. Va vissuta. È lì che nasce la trasformazione.
Prova a considerarla non come una minaccia, ma come un messaggio:
– Cosa sta cambiando nella mia vita?
– Cosa posso lasciar andare?
– Di cosa ho bisogno ora?

Nel mio percorso da operatrice di scrittura terapeutica, ho accompagnato tante persone in questa zona di passaggio. Non si tratta di ritrovare subito l’equilibrio, ma di scrivere anche quando non lo si ha.

Esercizio di scrittura terapeutica: “Scrivere da un terreno che trema”

Prenditi 15 minuti. Un foglio, una penna, un tempo lento e silenzioso.

Pensa a un momento in cui hai perso l’equilibrio. Dove sei andato a cercare un appiglio? Cosa ti ha sostenuto, anche solo per poco?

Se ti blocchi, rispondi a una o più di queste domande:

  • Cosa mi spaventa quando tutto cambia?

  • Cosa succede se provo a restare nel mezzo del cambiamento?

  • Che tipo di appoggio cerco quando tutto si muove?

Non correggerti. Non cercare la frase perfetta. Lascia che le parole scivolino fuori come sono.

Risorse utili

  • Diario delle fragilità – Un libro nato per accompagnarti nei giorni fragili.
    Scoprilo qui

  • Percorso di scrittura terapeutica – 30 giorni per ritrovarti
    Allenati a scrivere ogni giorno, dove e quando vuoi.
    Scopri il percorso

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Ti auguro questo

Ti auguro giorni di abbandono, giorni in cui non tutto deve avere un senso.
Giorni fragili ma pieni di umanità.

Con affetto,
Martina

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